lunedì 17 gennaio 2011

Toc, toc ... avanti!


Abbiamo acquistato questa casa circa 3 anni fa, ma abbiamo avuto modo di conoscerla già circa un anno e mezzo prima della compravendita. All’epoca eravamo in cerca di una soluzione provvisoria, non eravamo ancora sposati ma sentivamo forte l’esigenza di condividere ogni cosa, eravamo stufi di separarci ogni sera e di non avere uno spazio tutto nostro. Dopo qualche ricerca ci siamo imbattuti in questa meraviglia: muri in sasso (di spessore 50 cm!), travi in legno di castagno, pianelle in cotto, stufa a pellet … ce ne siamo innamorati subito. Il canone di affitto era molto ragionevole, quindi  non ci abbiamo pensato due volte e a distanza di un mesetto avevamo traslocato. Non potevamo prendere scelta migliore. Dopo qualche tempo il proprietario ci ha confidato di essere intenzionato a vendere. Seppur con qualche difficoltà, non ci siamo tirati indietro, e ci siamo preparati a diventare i nuovi proprietari dell’immobile.


La casa necessita di alcuni lavori, in parte necessari, in parte legati a una questione di gusto. Solo dopo aver sottoscritto l’atto di acquisto e aver digerito le spese notarili, abbiamo iniziato a progettare qualche lavoretto. L’ingresso è stato il primo grande passo! Ai tempi della compravendita le scale erano ricoperte da pianelle in cotto e l’alzata era in cemento dipinto di giallo. Essendo una zona della casa poco esposto al sole, gli scalini si ritrovavano spesso ricoperti da un materiale verdastro, veramente orribile! Inoltre alcune pianelle erano spaccate. E vogliamo parlare della ringhiera? Dei tubi di metallo collegati da corde sempre in metallo … un pugno nell’occhio. Le mie ricerche su internet mi hanno condotto a decidere per la pietra di Luserna, un materiale magnifico: resistentissimo, naturale, antiscivolo e di bellissimo effetto. In particolare, abbiamo selezionato lastre di pietra grigia fiammata di altezza 3 cm. Per le alzate abbiamo optato per dei mattoncini della ditta Geopietra – modello Landi, misura 21x5 cm. La ringhiera oggi è rigorosamente in ferro battuto, zincato e verniciato. E il portoncino lo abbiamo commissionato a un falegname, è una chicca. Tutto in massello di castagno, con una finestrella protetta da una rustica grata in ferro che lascia passare di giorno un po’ della luce del sole e di sera quella della stupenda lanterna dell’illuminazione pubblica che si trova proprio dirimpetto.  Il batocchio anticato lo abbiamo adocchiato nella vetrina di una piccola ferramenta nel centro di Lucca – già ce lo immaginavamo lì dove si trova adesso :-)


Ogni piccolo passo in avanti per me è una grande conquista, e vuol dire plasmare “lavoretto dopo la lavoretto” quella che già è una stupenda dimora in quella che sempre di più sarà … my home sweet home.

Nessun commento:

Posta un commento